
Tavole di San Giuseppe
Attività19 e 19 marzo. Quattro visite guidare lungo le vie delle Tavole tra Uggiano e Casamassella.
Descrizione
Il primo percorso è a cura della Pro Loco di Uggiano e Casamassella: martedì 18 marzo dalle ore 18 alle ore 21 e mercoledì 19 marzo dalle ore 9 alle ore 12.
L'altra visita guidata è a cura di Salento Km0, ore 18.30 martedì 18, insieme alle guide Francesca Casaluci, antropologa culturale, e Franco Medico, docente di sociologia dell'università del Salento.
Da Uggiano La Chiesa si passerà a Casamassella per una passeggiata storico -antropologica con Marco Medico " Il borgo e San Giuseppe". La visita presso le abitazioni private in cui sono imbandite le tavole inizierà alle ore 18.30 martedì 18.
Le tavole di San Giuseppe sono anche a misura di bambino con la visita guidata per i più piccini Mercoledì 19 marzo dalle ore 8.30 alle ore 11.30, appuntamento a cura del Centro studi Gabbiano Livingstone.
La festa di San Giuseppe, a Uggiano la Chiesa e Casamassella, è un'antica tradizione religiosa che deriva dai festeggiamenti medievali dedicati all'equinozio di primavera e agli antichi riti di purificazione agraria per salutare l'inverno che finiva.
Negli ultimi giorni che precedono la festa ha inizio la preparazione delle Tavole nelle case delle famiglie che aprono le loro porte.
Chi decide fare la Tavola sceglie le tovaglie più belle e preziose, i fiori più profumati e gli oggetti che orneranno e abbelliranno il tutto. Intanto famigliari ed amici si mettono all’opera cominciando con l’impastare la farina per fare i "vermiceddhri" e i fritti, vengono puliti e si mettono a bagno i lampascioni e lo stoccafisso, si raccolgono e si puliscono rape, cavoli e cavolfiori e si passano i fritti nel miele. Le ultime ore sono dedicate alla cottura delle verdure, dello stoccafisso, della pasta con il miele, si cucinano i ceci, si arrostisce il pesce e si friggono le “pittole”. Ormai è raro visitarne una completamente cotta perché spesso si preferiscono prodotti confezionati per la lunga conservazione ma il forte sentimento, che caratterizza ogni gesto scandito dalle preghiere, è ancora presente e ricorda i secoli passati, quando questo atto di fede verso San Giuseppe, era soprattutto un modo concreto di aiutare chi non aveva un piatto assicurato.
La Tavola si fa per dimostrare l'amore e la fede verso il Santo e spesso per richiesta di intercessione per un familiare che non è in buona salute, oppure per ringraziare il Santo a seguito di grazia ricevuta.